Donne e motori gioie e dolori (forse), chi dice donna dice danno (non sempre), date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto (adesso va meglio!!)… allora diamo loro una bicicletta!
Chi sostiene che la bici renda le gambe grosse, che non faccia dimagrire, che non provochi benessere, che non aiuti il pianeta, che non faccia bene e che sia solo per i “maschi”, commette un grande errore; le donne rappresentano l’esatto 50% di noi, vi è una parte femminile occulta anche nei maschi ed è così che possano e debbano andarci anche le donne.
Avvicinarsi alla bici non è difficile, il problema è staccarsene… il ciclismo ti sblocca meccanismi interni, fa nascere l’agonismo dentro di noi, risveglia le passioni, stimola il sistema neurologico, migliora la circolazione, “Vi rende belle”, profila le gambe e le affusola, vi scolpisce il viso evidenziandone i tratti, migliora in generale molti aspetti, migliora l’autostima e soprattutto, le donne hanno dato e continuano a dare ottimi risultati anche nelle competizioni.
Citando alcuni nomi delle italiane, ricordo Paola Pezzo (due volte campionessa olimpica di XC), Giorgia Bronzini (velocista pluricampione del mondo corse in linea), Fabiana Luperini, Marta Bastianelli (Road WCH), Tatiana Guderzo (Road WCH), Letizia Paternoster, Elisa Longo Borghini e via discorrendo; esiste un calendario gare parallelo ai maschi, corse a tappe, corse del nord, corse di un giorno, GranFondo aperte a tutti, classifiche uomini e donne a garanzia che non vi è alcun veto all’utilizzo della bicicletta, niente vergogna o riserve ma solamente, care DONNE, salite in sella e divertitevi.
RFE Professional, anche per le donne!
